Il Papa e il Presidente
di Gesualdo Nasca, 26 Febbraio 2015, 10:03, in Cronaca
Il Papa, Francesco, spesso viaggia in pullman o in pullmino, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, eletto poche settimana fa, ha continuato a viaggiare in tram, in treno e con i voli di linea (per tornare a Palermo, dopo l’elezione, non ha usato un aereo presidenziale o un volo di Stato, ma, appunto, un economico volo di linea)…
L’accostamento tra il Papa e il Presidente è inevitabile, non solo per i veicoli utilizzati ma soprattutto per i contenuti veicolati: il Papa, qualche giorno fa, ha esortato i malavitosi: «A quanti hanno scelto la via del male e sono affiliati a organizzazioni malavitose rinnovo il pressante invito alla conversione. Aprite il vostro cuore al Signore! Aprite il vostro cuore al Signore! Il Signore vi aspetta e la Chiesa vi accoglie se, come pubblica è stata la vostra scelta di servire il male, chiara e pubblica sarà anche la vostra volontà di servire il bene»… il Presidente, durante il discorso d’insediamento, ha parlato di lotta alla mafia: «Per sconfiggere la mafia occorre una moltitudine di persone oneste, competenti, tenaci. E una dirigenza politica e amministrativa capace di compiere il proprio dovere».
Il Presidente, durante quel discorso, ha parlato anche di lotta alla corruzione… e anche il Papa, durante i suoi discorsi o nelle sue omelie, fa continui riferimenti alla corruzione dilagante… Al Papa non piacciono i chiacchieroni inconcludenti e al Presidente non piacciono le chiacchiere inutili…
Il «bisogno di legalità» è «fortemente avvertito nel Paese», ha ribadito il Presidente della Repubblica a Scandicci, Firenze (dove, appunto, è andato con il treno e con il tram), l’altroieri, per l’inaugurazione dei corsi della Scuola Superiore della Magistratura.
Arte | Esteri | Vaticano |
Cinema | Sport | Reportage |
Musica | Cronaca | Editoriali |
Televisione | Terza Pagina | Libri |
Oppure scegli Tutto! |
No comments yet.