Televisione: «Non ci lasciamo ingannare!»

di , 7 Gennaio 2016, 9:33, in Vaticano

In questi giorni il Papa ha parlato di televisione e di mediocrità, in due momenti diversi. Sono due argomenti estremamente importanti, perché l’Italia, malgrado pittori, scultori, geni, santi, poeti, inventori… oggi può vantare livelli di mediocrità vergognosi… e livelli di televisione altrettanto mediocri e vergognosi…
Ieri, prima dell’Angelus, commentando il Vangelo dell’Epifania, il Papa ha detto: «L’esperienza dei Magi ci esorta a non accontentarci della mediocrità, a non “vivacchiare”, ma a cercare il senso delle cose, a scrutare con passione il grande mistero della vita».
A fine anno, il 31 dicembre, ricevendo in udienza i partecipanti al quarantesimo Congresso internazionale dei Pueri Cantores, il Papa ha risposto alla domanda di una giovanissima corista: «Alla sera, quando guardo la televisione con la mia famiglia, vedo tante storie tristi e drammatiche: il mondo resterà sempre così, anche quando sarò grande?».
«Questa è seria!», risponde Francesco. «È vero quello che tu dici. C’è tanta gente che soffre nel mondo oggi. Ci sono le guerre», aggiunge il Papa, «ma c’è una cosa di cui non piace parlare, ma di cui si deve parlare: nel mondo c’è la lotta fra il bene il male, dicono i filosofi, la lotta fra il diavolo e Dio. Ancora questo esiste. Quando ad ognuno di noi viene la voglia di fare una cattiveria, quella piccola cattiveria è un’ispirazione del diavolo», ma «si fa il male» anche con le bugie, di un ragazzo o di una ragazza, per esempio: c’è anche «una guerra contro la verità di Dio, contro la verità della vita, contro la gioia. Questa lotta fra il diavolo e Dio, dice la Bibbia che continuerà fino alla fine».
Ma «ci sono tante cose buone nel mondo, e io mi domando: perché queste cose buone non si pubblicizzano?». Ci sono le guerre, ma ci sono anche i missionari «e ci sono tante famiglie sante, tanti genitori che educano bene i figli. Perché non si vede in televisione una famiglia che educa bene, che educa bene un figlio? Non si vede! Perché c’è questa attrazione verso il male: sembra che piaccia di più guardare le cose brutte che le cose belle». Tutto «questo non si vede in televisione. Perché? Perché questo non ha rating, non ha pubblicità».
«È vero o no questo?», domanda Francesco. «Se tu vuoi avere rating – sia giornalistico, sia televisivo, o quello che vuoi – fa’ vedere soltanto le cose brutte; con le cose buone la gente si annoia. Oppure non sanno presentare e fare bene le cose, fare vedere bene le cose buone».
«Quando tu vedi la televisione», conclude il Papa, rivolgendosi alla bambina che fatto la domanda, «ricordati di queste due cose: c’è una lotta nel mondo fra il bene e il male, ci sono tanti bambini che soffrono, ci sono le guerre, ci sono cose cattive, perché la lotta è fra Dio e il diavolo; ma pensa anche a tanta gente, tanta gente santa, tanta gente che dà la vita per aiutare gli altri, per pregare per gli altri. Ma perché nella televisione non si vedono le monache di clausura che passano la vita pregando per tutti? Quello non interessa… Forse interessano di più i gioielli di una ditta importante, che si fanno vedere… le cose che fanno le vanità. Non ci lasciamo ingannare! Nel mondo ci sono cose brutte, brutte, brutte, e questo è il lavoro del diavolo contro Dio; ma ci sono cose sante, cose sante, cose grandi che sono l’opera di Dio. Ci sono i santi nascosti. Questa parola non dimentichiamola: i santi nascosti, quelli che noi non vediamo. D’accordo?».

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 Giornalista professionista, vignettista, scrittore, laureato in Scienze della  comunicazione (Indirizzo Giornalismo).
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