Rsf, Grillo e il “giornalismo”

di , 7 Gennaio 2017, 9:49, in Cronaca

Il “giornalismo” italiano peggiora vistosamente anno dopo anno (giorno dopo giorno). Nella classifica stilata qualche mese fa da Reporters sans frontières, sulla libertà di stampa, l’Italia è scesa dal 73° al 77° posto. In Europa, hanno fatto peggio solo Cipro, Grecia e Bulgaria (ma è solo una questione di tempo, il “giornalismo” italiano ha tutte le risorse necessarie per peggiorare rapidamente).
La notizia sarebbe di qualche mese fa, ma, purtroppo, è ancora molto attuale: «E alle balle propinate ogni giorno da tv e giornali chi ci pensa?», ha scritto Beppe Grillo sul suo blog, qualche giorno fa. «I giornali e i tg sono i primi fabbricatori di notizie false nel Paese con lo scopo di far mantenere il potere a chi lo detiene. Sono le loro notizie che devono essere controllate», ha aggiunto Grillo, ricordando che il Movimento 5 stelle è continuamente vittima di quelle balle, come nel caso della «fantomatica propaganda M5S capitanata da Beatrice Di Maio».
«Propongo», ha concluso Grillo, «una giuria popolare che determini la veridicità delle notizie pubblicate dai media. Cittadini scelti a sorte a cui vengono sottoposti gli articoli dei giornali e i servizi dei telegiornali. Se una notizia viene dichiarata falsa il direttore della testata, a capo chino, deve fare pubbliche scuse e riportare la versione corretta dandole la massima evidenza in apertura del telegiornale o in prima pagina se cartaceo. Così forse abbandoneremo il 77° posto nella classifica mondiale per la libertà di stampa».

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 Giornalista professionista, vignettista, scrittore, laureato in Scienze della  comunicazione (Indirizzo Giornalismo).
 Stage e collaborazioni: Rai, Ansa, la Repubblica e altre testate.
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