Il Coronavirus e i mali atavici
di Gesualdo Nasca, 26 Febbraio 2020, 11:01, in Cronaca
È chiaro ormai da qualche anno che viviamo in una società malata (gravemente malata). È chiarissimo… ma in questi giorni dobbiamo fare un po’ di attenzione anche al cosiddetto Coronavirus, una specie di influenza stagionale che ci è stata raccontata come un’epidemia ma che in realtà, fortunatamente, forse non è un’epidemia.
Questa società, così degradata, così malata, è sicuramente a rischio di epidemia, che prima o poi arriverà, ma, fortunatamente, questa, non sembra essere un’epidemia.
Ovviamente (non è difficile da prevedere), insistendo così cocciutamente sul degrado morale, sociale, culturale, relazionale… arriveranno anche le epidemie, con le carestie, con la siccità, con le morie…
Tranquillizzati i lettori di questo articoletto, ci possiamo occupare degli altri mali che affliggono la nostra società, che purtroppo non sono mali stagionali, ma che purtroppo sono l’origine di tutti gli altri mali: il giornalismo, la politica, i politicanti, i programmi di rincretinimento, come la Sagra della canzone italiana, il Tg1 e altri programmi di pari livello (sono troppi per fare una breve elencazione, ma sarebbero, quasi tutti, meritevoli di un breve accenno).
Tra questi mali e una presunta epidemia, è difficile stabilire con certezza chi sta mietendo più vittime, ma è assolutamente necessario trovare una cura efficace, per chi muore di stenti, solo e abbandonato, a causa dell’incapacità e dell’ingordigia dei politicanti, e per chi muore, solo e isolato, a causa di un’infezione più o meno grave…
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