Messaggio ai responsabili della cosa pubblica

di , 29 Settembre 2014, 8:55, in Vaticano

Famiglie in difficoltà, disoccupazione, promesse… il Consiglio permanente della Conferenza episcopale italiana, riunito a Roma dal 22 al 24 settembre, ritenendo opportuno un pronunciamento, ha discusso e approvato un messaggio significativo sul ruolo fondamentale della famiglia: «il Messaggio», affermano i vescovi, «richiama i responsabili della cosa pubblica, invitandoli a non essere “sordi nel promuovere interventi fiscali di sostegno alla famiglia, come nel realizzare una politica di armonizzazione tra le esigenze del lavoro e quelle della vita familiare”». Inoltre, i vescovi, «esprimono una chiara presa di distanza dal tentativo del legislatore di procedere al “riconoscimento delle cosiddette unioni di fatto” e di dare “accesso al matrimonio di coppie formate da persone dello stesso sesso”. Infine, denunciano la preoccupazione di chi, abbreviando i tempi del divorzio, enfatizza in realtà “una concezione privatistica” dell’unione coniugale».
Nel messaggio, ha spiegato, monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, «c’è innanzitutto un senso di gratitudine», per gli uomini e le donne che scelgono di costruire una famiglia fondata sul matrimonio, che affrontano e sopportano la crisi con dignità… ma «poi c’è la preoccupazione», per «la sordità dei responsabili della cosa pubblica», avverte monsignor Galantino, commentando un passaggio importante del messaggio: «La stima e la riconoscenza per la famiglia ci impongono di fare anche un passo successivo. Ci portano a riaffermare con Papa Francesco che» la famiglia è il «“primo e principale costruttore della società», che «merita di essere fattivamente sostenuto”»… ma non aiuta la famiglia (e nemmeno la società) «chi, al di là delle promesse, si rivela sordo», indifferente ai problemi…
Il segretario generale della Cei ha inoltre aggiunto: «Io ho l’impressione che ci sia troppa gente ancora nei sindacati e nella politica che, piuttosto che badare ai contenuti e alle soluzioni che la gente si aspetta, bada a tenere alto il numero dei propri iscritti. Finché continuerà questo tipo di mentalità, io la vedo dura, altro che preoccupazione!».
Il primo destinatario del messaggio è indubbiamente il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, con il suo Governo, con i suoi ministri, ma i responsabili della cosa pubblica sono tanti, il Parlamento, che legifera, e, indirettamente, anche i partiti e i sindacati…
I vescovi chiedono di ridisegnare la politica fiscale, di tutelare la famiglia, di affrontare con realismo il problema della disoccupazione…

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 Giornalista professionista, vignettista, scrittore, laureato in Scienze della  comunicazione (Indirizzo Giornalismo).
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