Bagnasco: «Stato distratto e lento»

di , 13 Ottobre 2014, 8:25, in Cronaca

Alluvionati, terremotati, disoccupati, per lo Stato italiano sono tutti uguali, nessuna differenza di trattamento… nemmeno per gli alluvionati di Genova (due alluvioni in pochi anni, nel 2011 e nel 2014, pochi giorni fa, stavolta “solo” una vittima)…
«Nessuno deve sentirsi dimenticato, nessuno deve vedere lo Stato distratto e lento, rifugiarsi dietro al rimando delle responsabilità, o dietro a una inaccettabile macchinosità burocratica che, per assicurare legalità e trasparenza, lascia affondare nel fango chi ha perso tutto. Visitando i quartieri colpiti, ho raccolto dolore e incertezza, ma anche risentimento: quanti sono stati colpiti, è giusto e doveroso che possano contare su aiuti adeguati e tempestivi, senza procedure lente, complicate e inutili in situazioni eccezionali come questa».
«Ho visto occhi pieni di lacrime», ha ribadito il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo della diocesi di Genova, durante una messa per gli alluvionati, «voci che chiedevano attenzione a voce alta, silenzi pesanti, ma ovunque ho visto sguardi decisi a non mollare, a ricostruire per amore di sé e dei propri cari. È nelle sventure – qualunque siano le cause – che si misura il grado di civiltà di un popolo, la capacità di chi governa, la maturità di tutti coloro che hanno il dovere di vigilare tempestivamente e di provvedere perché i singoli si riprendano e perché le calamità non si ripetano come succede da noi. Ormai è noto a tutti che, più che di risorse, è in gioco la buona organizzazione, la capacità di fare squadra, la priorità delle persone non degli interessi: la gente vuole essere solo serena pensando al domani. Ne ha il diritto».

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 Giornalista professionista, vignettista, scrittore, laureato in Scienze della  comunicazione (Indirizzo Giornalismo).
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