Il Papa, il Patriarca e il Santo

di , 15 Febbraio 2016, 10:09, in Televisione | Vaticano

Il Papa è Francesco, il Patriarca è Kirill, Cirillo, il Santo è Remo, San Remo o Sanremo, dove ogni anno, in questo periodo dell’anno, succedono cose strane, fenomeni apparentemente inspiegabili, come la lievitazione dei dati d’ascolto del Festival, che aumentano incessantemente, edizione dopo edizione, malgrado alla quantità non corrisponda altrettanta qualità… ma, non capita tutti i giorni (e nemmeno una volta all’anno) di assistere all’abbraccio tra un Papa e un Patriarca, disposti a dialogare, anche con un abbraccio. L’incontro tra il Papa e il Patriarca, che rappresentano la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa e la volontà di superare ogni contesa, tra cristiani, è avvenuto venerdì, all’aeroporto dell’Avana, a Cuba, in territorio neutrale, ed è stato trasmesso in diretta da Rai 2, mentre su Rai 1 andava in onda una delle estenuanti, “inspiegabili”, serate del Festival…
Probabilmente, solo per puro caso, alcuni telespettatori, facendo zapping, spinti dalla qualità imbarazzante dello show, dal bisogno di sgranchire il cervello… hanno scoperto che su un altro canale andava in onda l’abbraccio…
Come ogni anno, purtroppo, sarebbe opportuno riflettere sulla concreta possibilità di ridimensionare la kermesse (una o due serate sarebbero già troppe)… Sarebbe opportuno riflettere sull’enfasi data alle cinque serate, uno “show” indubbiamente discutibile, “discusso” fino alla nausea, in quasi tutti i programmi della Rai, dalla mattina alla sera, a tutte le ore, per una settimana intera, già da lunedì, prima dell’inizio, fino a domenica, dopo la fine, e sicuramente anche oggi e domani… e forse anche dopodomani… Sarebbe opportuno riflettere sugli ingaggi del conduttore, del valletto, della valletta, degli ospiti, italiani e stranieri… cifre esorbitanti, che proprio in queste ore cominciano a circolare sui social network e che già stanno suscitando la solita indignazione…
Sarebbe opportuno, ma, a volte, basta cambiare canale: pochi secondi di quell’abbraccio, pochi minuti di quell’incontro, sono un messaggio di speranza, anche per un paese come l’Italia, mediocre, corrotto e apparentemente irredimibile…

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 Giornalista professionista, vignettista, scrittore, laureato in Scienze della  comunicazione (Indirizzo Giornalismo).
 Stage e collaborazioni: Rai, Ansa, la Repubblica e altre testate.
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