Giornalismo e cambiamento climatico
di Gesualdo Nasca, 30 Luglio 2023, 18:55, in Cronaca
Caldo anomalo, incendi, alluvioni, siccità, spesso fanno notizia e i telegiornali ne parlano sempre più spesso, ma 100 scienziati, proprio in questi giorni, hanno rivolto un appello proprio ai giornalisti: «I media italiani parlano ancora troppo spesso di “maltempo” invece che di cambiamento climatico. Quando ne parlano, spesso omettono le cause e le relative soluzioni».
«Il gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite (IPCC)», spiegano i 100 firmatari, «è chiarissimo su quali siano le cause principali del cambiamento climatico: le emissioni di gas serra prodotte dall’utilizzo di combustibili fossili. Ed è altrettanto chiaro su quali siano le soluzioni prioritarie: la rapida eliminazione dell’uso di carbone, petrolio e gas, e la decarbonizzazione attraverso le energie rinnovabili».
«Non parlare delle cause dei sempre più frequenti e intensi eventi estremi che interessano il nostro pianeta e non spiegare le soluzioni per una risposta efficace», scrivono gli scienziati, «rischia di alimentare l’inazione, la rassegnazione o la negazione della realtà, traducendosi in un aumento dei rischi per le nostre famiglie e le nostre comunità, specialmente quelle più svantaggiate. Per queste ragioni, invitiamo tutti i media italiani a spiegare chiaramente quali sono le cause della crisi climatica e le sue soluzioni, per dare a tutti e a tutte gli strumenti per comprendere profondamente i fenomeni in corso, sentirsi parte della soluzione e costruire una maggiore fiducia nel futuro».
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